TREDICESIME, PENSIONI E STIPENDI: STATALI A RISCHIO

Ci pervengono notizie da più fonti: militari, impiegati settore sanità e scuole.
Girano non solo voci ma informative da Roma che a dicembre non arriveranno le tredicesime e quindi di prepararsi. E come non bastasse, questo mese ci fanno notare che le paghe degli statali non sono ancora arrivate. Si parla di almeno 7 giorni di ritardo. Non era mai accaduto prima. La stampa di regime silenzia tutto. Le tv e giornali dello stato italiano non dicono che cosa sta accadendo.
Ci giungono notizie di ritardi anche nell’erogazione delle pensioni. Centinaia di migliaia di persone attendono le loro pensioni che non arrivano e gli enti preposti cercano in tutti i modi di ritardarle.
Noi non adoperiamo le notizie dell’Ansa o del Rcs Group, ma teniamo il contatto con chi deve ricevere i soldi, con la vera base. Non ce ne frega un cazzo di ciò che ci dicono è ufficiale, non crediamo più alla propaganda mediatica italiana.
A settembre decine di migliaia di impiegati di banca rimarranno a casa per i tagli che il sistema bancario è costretto a fare.
Buona parte dei comuni sono in bancarotta e mancano i soldi anche per necessità spicciole come la carta o il toner delle stanpanti.
Sappiamo anche di gravi ritardi dell’esercito moroso nei confronti di forniture e privati.
Stiamo parlando dei primi segni di una macchina che si sta bloccando e fra pochi mesi non sarà in grado di pagare gli stipendi neppure ai suoi supporters, a coloro che sventolavano la bandiera italiana e festeggiavano 150 anni di guerre, massacri, vessazione economica, geno ed etnocidi, stragi, massoneria, nepotismo, omertà, imbrogli e bugie.