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Indipendenza!

UNA LEZIONE DAL SIONISMO

UNA LEZIONE DAL SIONISMO

Stella_di_DavidLo stato di Israele è in assoluto l’entità geopolitica più evoluta del mondo, ed è quindi uno straordinario campo di studio per capire dove vanno gli stati e la cultura occidentale, e potremmo aggiungere: mondiale.

Capiamo che chi non conosce lo sviluppo storico dello stato di Israele e che è vittima della propaganda islamo-comunista non può capire, ma chiediamo a questi prevenuti di continuare nella lettura.

Il Sionismo è un movimento nazionalista nel senso che porta alla costituzione di uno stato con tutte le caratteristiche che conosciamo: confini, lingua, religione, esercito, scuola obbligatoria, valuta propria, apparato di polizia, istituzioni diplomatiche…..Come tutti gli stati anche quello si Israele ha creato ben prima della sua nascita una cultura che è stata spalmata in modo omogeneo sui nuovi cittadini israeliani.

Da sempre, ma in modo via via più metodico e crescente, da molte parti del mondo, gli ebrei eredi della diaspora ebraica, si insediano nei territori mediorientali (al tempo possedimenti dell’impero Ottomano e successivamente dell’impero Britannico) dove fin dai tempi biblici i loro antenati avevano dimorato. Inizia l’acquisto di terreni, molte comunità ebraiche fioriscono e crescono. Il Sionismo propugna la diffusione dell’ebraico lingua mai morta, ma che grazie al Sionismo (allo sforzo volontario di milioni di persone) ritorna a fiorire e ad arricchirsi, diventando di fatto una lingua moderna di uso comune.

I nuovi arrivati, venendo da tutto il mondo parlano lingua diverse arricchendo le comunità sioniste di esperienze molto differenti fra loro. Il Sionismo propugna la lingua unica di stato e col tempo la diversità linguistica fra le comunità ebraiche diminuisce e tutto il patrimonio linguistico della diaspora viene perso in nome della cultura unica e del monolinguismo nazionale. Il polilinguismo delle prime comunità viene percepito come negativo e quasi naturalmente, gli stessi genitori non parlano più ai figli le lingue dei luoghi di origine in favore di quella ebraica.

Anni dopo ci si accorgerà che si sarebbe potuta salvare buona parte della cultura della diaspora e tramandarla ai figli senza intaccare l’apprendimento dell’ebraico. In altre parole, in Israele, si sarebbe potuta coltivare una politica polilinguista assieme all’apprendimento della lingua nazionale.

E’ importante capire che polilinguismo e multiculturalismo non sono necessariamente uniti, anzi potremmo affermare il contrario. Proprio chi si confronta con la diversità attraverso l’apprendimento di altre lingue, quindi un approccio profondo della cultura e non superficiale come quello delle feste, della cucina e danze etniche, riesce ad apprezzare molto di più la propria cultura originaria. Non è un caso che l’indipendentismo Veneto moderno, tragga questa spinta proprio da figure che hanno avuto notevoli esperienze internazionali. L’indipendentismo moderno Veneto è all’avanguardia mondiale, ed è per questo che la sua spinta propulsiva è di una modernità inarrestabile.

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