VENETO STATO SPAPPOLATO

Distinti Soci di Veneto Stato, il consiglio dei Diexe ha ritenuto di dovervi comunicare la seguente relazione perché siate al corrente di fatti che questo consiglio ha osservato di recente nel comportamento di alcuni organi di Veneto Stato e che si sente in dovere di riferire per chiarezza e trasparenza ed anche perché temiamo che possano instaurarsi all’interno dell’associazione delle pratiche che tendono ad oscurare e mantenere riservate informazioni importanti le quali, invece, dovrebbero essere rese ai soci affinché le vostre scelte siano davvero consapevoli e democratiche e non oggetto di manipolazione, per quanto in buona fede.
Come tutti i soci ormai sanno il 30 Settembre 2012 nei pressi di Vicenza (villa Bonin) si è riunito il Maggior Consiglio di Veneto Stato. Lo svolgimento dell’assemblea ha lasciato insoddisfatti molti tra i soci e nei giorni seguenti questo consiglio ha ricevuto numerose segnalazioni di infrazione nelle quali si chiedeva che valutassimo l’assemblea e dichiarassimo se fosse valida oppure no.
A seguito delle denunce il consiglio dei Diexe
ha indetto un incontro con gli organi dirigenti del partito, per cercare un chiarimento su quanto accaduto, da tenersi in data 9 Ottobre, poi spostato alla data del 18 su richiesta di alcuni dei convocati e rivelatosi infruttuoso;
ha preso visione del verbale d’assemblea del Maggior Consiglio, stilato il 30 Settembre, ed ha raccolto testimonianze relative all’evento; inoltre ha consultato un legale (Studio legale Gallinaro del foro di Padova) per ricevere un parere competente che poteva essere utile alla valutazione;
si è riunto nelle date 1 Novembre e 9 Novembre per decidere sulla validità dell’assemblea. Il verdetto con tanto di motivazioni potete visionarlo in forma estesa nel documento allegato; in breve il consiglio giudica che
1 – l’organo noto come ”consiglio dei Dieci” non solo è competente a giudicare la validità del Maggior Consiglio ma anzi ha l’obbligo di farlo laddove ciò sia richiesto dai soci (come nel caso in esame) e deve decidere secondo lo Statuto, la legge e la prassi seguita fino ad ora;
2 – a causa della mancanza del numero legale e delle numerose irregolarità che si sono svolte durante la procedura le elezioni tenute quel giorno sono dichiarate invalide, perciò permangono in carica coloro che erano in carica prima del 30 Settembre, i quali tuttavia si dimetteranno automaticamente non appena il Maggior Consiglio eleggerà, in modo valido, dei nuovi incaricati;
3 – a causa del numero e della gravità delle irregolarità che si sono verificate il 30 Settembre, il Maggior Consiglio è dichiarato invalido in ogni sua parte qualificandosi quindi come un raduno informale di soci privo di qualunque potere normativo o elettivo.
Infine la decisione è stata comunicata al minor consiglio in data 21 Novembre 2012 affinché fosse comunicata ai soci ed affinché vi desse attuazione (prassi stabilmente seguita fin dall’origine del partito).
Nel periodo intercorso tra il 30 Settembre ed il 21 Novembre (data di notifica al minor consiglio della decisione) il comportamento del minor consiglio, del Segretario e di alcuni tra i coordinatori locali, che è poi il motivo di questa comunicazione, è stato quello di incontrare i soci e dire loro:
che la riunione del 30 Settembre è perfettamente valida per quanto ciò sia per molti spiacevole, nonostante la procedura di decisione in quel momento fosse ancora in corso dinanzi al consiglio dei Diexe; che ormai il Maggior Consiglio è stato fatto e bisogna andare avanti così pur se ciò è spiacevole; che riunire di nuovo il Maggior Consiglio significa ”spaccare il partito”.
Inoltre hanno invitato il consiglio dei Diexe ad astenersi dal prendere qualunque provvedimento o decisione dicendo che l’organo non è competente a giudicare; dicendo che è competente il consiglio dei Diexe eletto il 30 Settembre e non quello in carica prima; dicendo che se il consiglio dei Diexe decide di annullare il Maggior Consiglio allora è responsabile di aver spaccato il partito.
A questo proposito dobbiamo sottolineare che se il 30 Settembre il Maggior Consiglio si è svolto in maniera irregolare, ciò è imputabile solo a coloro che avevano assunto l’incarico di organizzarlo e di gestirlo, e a coloro fra i presenti che hanno contribuito al prodursi di tali irregolarità. Se il consiglio dei Diexe non avesse denunciato l’irregolarità dell’evento avrebbe violato gli obblighi che gli derivano dallo Statuto.
Successivamente al 21 Novembre, data di notifica al minor consiglio della decisione, essa non è stata comunicata in nessun modo ai soci (ad oggi Martedì 18 Dicembre sono trascorsi 28 giorni), né c’è stato alcun segno della dirigenza del partito di volersi adeguare ad essa.
Constatando tale inattività il consiglio dei Diexe si è riunito in data 30 Novembre 2012 e ha deciso di procedere ad informare direttamente i soci allegando alla propria Decisione la presente relazione e a questo fine, ai sensi dell’Art 8 Statuto, ha richiesto al Responsabile del tesseramento ed al minor consiglio di conferire il registro contenente i contatti dei soci poiché quello già in possesso dei Diexe non era aggiornato.
Il Responsabile del tesseramento ed il minor consiglio hanno rifiutato di consegnare copia del registro sostenendo che i Diexe non sarebbero legittimati a possederlo (un’affermazione apertamente in contrasto con l’Art 8 dello Statuto nel quale si afferma che ”l’elenco dei soci è tenuto dal responsabile del tesseramento; gli organi direttivi interessati territorialmente possono prenderne visione. Fatti salvi gli obblighi di legge nessun organismo direttivo può tenere segreto il libro dei soci”; e ancor più pretestuosa dal momento che il consiglio dei Diexe è già in possesso di una copia del registro dei soci, ricevuta all’inizio del precedente mandato).
In data 10 Dicembre il consiglio dei Diexe ha ricevuto da membri del minor consiglio una proposta del socio Giustino Cherubin secondo la quale egli si dichiarava disposto a convocare il Maggior Consiglio, al quale sarebbero stati invitati a partecipare non i soci bensì i soli delegati a norma dell’Art 10 dello Statuto, e nel quale il consiglio dei Diexe avrebbe potuto esporre le proprie rimostranze, purché non si procedesse alla presente relazione ai soci.
La proposta è stata da noi rifiutata all’unanimità nella riunione del 14 Dicembre 2012 con le motivazioni che:
il socio Giustino Cherubin, in seguito all’annullamento del Maggior Consiglio tenuto in data 30 Settembre 2012, non ricopre la carica di Presidente di Veneto Stato, della quale è reggente il socio Lucio Chiavegato, e di conseguenza non è legittimato a convocare il Maggior Consiglio;
venire meno alla relazione che vi facciamo significherebbe privare i soci di informazioni che ciascuno di essi ha il diritto di conoscere poiché riguardano direttamente gli organi dell’associazioni ed il loro operato. Informazioni di importanza tale che è impensabile che la trasparenza e la democrazia possano sopravvivere all’interno di Veneto Stato se fossero mantenute segrete ai soci.
e ci troviamo ora a contattarvi in questo modo come mai era successo prima, pur di ristabilire la trasparenza e la chiarezza nei nostri rapporti, e al fine di portare a compimento il nostro mandato di ”Organo di garanzia del Partito” (art 17 Statuto di Veneto Stato).
Giunti a questo punto il consiglio dei Diexe si rimette ai soci.
Il motivo che più spesso è stato portato a giustificazione di questo modo di operare è che ”l’obiettivo finale è l’indipendenza e non il partito che è solo uno strumento”; ma ora a ciascun socio si pone un problema morale fondamentale:
l’obiettivo finale è un’indipendenza fatta rispettando i patti, le regole che ci siamo dati e la buona fede dei soci oppure è un’indipendenza ad ogni costo fatta violando tutto questo? Vale l’azione di rappresentanti che calpestano la fiducia di chi li ha eletti? A quali Venetie indipendenti da vita una gruppo dirigente che agisce in questo modo? Tanto valeva mantenere Lodovico Pizzati come segretario ed evitare il travaglio di spaccare il partito; tanto varrebbe rimanere italiani. Noi di Veneto Stato siamo indignati per il malaffare e la manipolazione che vediamo praticare in italia; accettiamo che essi siano praticati anche tra di noi?
Il consiglio dei Diexe dichiara la propria disponibilità ad incontrare i soci per rispondere del proprio operato e fornire i chiarimenti che verranno richiesti.
Visto e Approvato dal consiglio dei Diexe di Veneto Stato,
pubblicato da Nicola Giolo su incarico del consiglio medesimo.
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SISTEMA ITAGLIA? NO GRAZIE, NON ME SERVE