VIA I CARABINIERI DAL VENETO

L’omicidio plurimo avvenuto all’interno della caserma dei carabinieri di Rovigo è l’ennesimo atto di violenza che avviene all’interno di questi luoghi e compiuto da questi uomini soldati dell’esercito italiano. Le ragioni, sono le solite: gelosia, fanatismo, violenza, arroganza, dissidi interni.

Torture, stupri, omicidi, suicidi, pestaggi, intimidazioni sono ormai una routine all’interno delle caserme dei carabinieri.

Perchè l’esercito italiano ha seminato caserme sul territorio Veneto in modo quasi fanatico? Che funzione reale hanno i carabinieri all’interno della società? Perchè questa gente dell’esercito fa da polizia? Perchè girano con i mitra spianati sempre pronti ad uccidere chi scappa? Perchè sono addirittura “4° corpo d’armata” unico caso al mondo? Perchè vivono isolati dalla società in un mondo costruito per loro ricco di amicizie, privilegi ed immunità? Perchè controllano i media e ne sono sempre protagonisti in modo ossessivo?

I carabinieri sono il cuore del nazionalismo italiano e i paladini del più fanatico e pregiudizievole cattolicesimo. Violenza, vessazione dei deboli, una storia imbottita di falsi eroi, commistioni di ogni genere, massoneria diffusa, meridionalismo cronico, anti Venetismo e odio di ogni diversità etnico linguistica, fanno di questo corpo la guardia pretoriana dell’italia e dei suoi peggiori valori: maschilismo, nepotismo, pregiudizio religioso, attività politica massonica…..

Lasciamo perdere poi una storia frastagliata di stragi, genocidi, etnocidi a cui i carabinieri hanno partecipato a cominciare dalle fucilazioni di massa degli operai nel 1800, ai massacri nei villaggi dell’Aspromonte, agli stupri di massa, ai massacri in terra d’Etiopia e di Libia.

La Repubblica Veneta dovrà far sloggiare questa gente, dovra ridare civiltà alle forze dell’ordine attraverso un processo di civilizzazione, di laicizzazione e di riduzione numerica. Nella Repubblica Veneta non ci saranno soldati che fanno i poliziotti, civiltà e diritto saranno sovrani, e l’esercito se ne starà buono quieto, imparziale ed apolitico.