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Indipendenza!

VIMAR E BITICINO: QUANDO I CARTELLI DANNEGGIANO IL PROGRESSO

VIMAR E BITICINO: QUANDO I CARTELLI DANNEGGIANO IL PROGRESSO


Settore prese ed interruttori elettrici. Da decenni la Vimar di Marostica e la Biticino hanno operato in un mercato drogato dove loro hanno giocato a monopoly. Come dichiarato dallo stesso ormai defunto proprietario della Vimar (Valter Viaro) e riconfermato dagli stessi dipendenti, la Vimar di Marostica assieme alla Biticino, hanno operato assieme per controllare e mantenere il totale controllo del mercato di interruttori e prese di corrente dello stato italiano. Naturalmente nessun garante, nessun controllore politico se ne è mai accorto. E’ lo stesso discorso di Philips e Osram che controllano il mercato dello stato italiano attraverso il ricatto dei dettaglianti. Vendete prese di corrente e interruttori, Biticino e Vimar vogliono che i loro prodotti vengano venduti da soli e nel negozio non ve ne entrino di concorrenziali.

Lo volete sapere il risultato del monopolio cartello Vimar-Biticino?

1)I prezzi di interruttori e prese nello stato italiano sono sempre stati i più alti in Europa e questo a vantaggio ed arricchimento delle due ditte e a detrimento dei milioni di acquirenti, praticamente obbligati a comperare da queste due ditte.

2)La totale mancanza presso i rivenditori di prodotti concorrenziali e diversi. Alla stregua della Philips e della Osram, la Vimar e la Biticino hanno “incentivato” i dettaglianti e grossiti a comperare e vendere solo i loro prodotti e ad inibire la vendita di altri concorrenziali. In questo modo ci si tutelava anche dalla concorrenza straniera. E qualcuno ancor oggi ha il coraggio di parlare di libero mercato e capacità imprenditoriale di questi soggetti!

3)Sempre con testimonianza del defunto Valter Viaro titolare della Vimar, v’è stata una costante azione di “distruzione” fin sul nascere di aziende concorrenziali del settore che nascevano. E’ come s eun genitore uccidesse tutti i figli per paura che da grandi facciano meglio di lui.

4)La qualità del prodotto in un tale mercato privo di competizione, è tale da aver creato un ritardo tecnologico all’interno dello stato italiano.

Volete la prova, una stupida prova che patite sulla vostra pelle ogni giorno?

Andate a comperare un qualsiasi utensile (trapano, levigatore, ferro da stiro…) e provate ad inserirlo nella presa di corrente di casa. Vi accorgerete dell’incompatibilità fra la presa “schuko” tipica di tutta l’utensileria e le prese di corrente della vostra abitazione. E’ un caso unico in Europa, ma mentre in tutti gli stati Europei non esistevano cartelli, non esistevano monopoli, nello stato italiano la Vimar e la Biticino se ne strafregavano e infibulavano milioni di clienti con prese incompatibili con la tendenza e normative Europee. Fra l’altro siccome nessun altro poteva entrare nel loro mercato, tutti i sudditi dello stato italiano erano costretti a comperare prese di corrente obsolete incompatibili con tutti gli attrezzi e normative mondiali. Se adesso dovete sempre cercare un adattatore, o vi tocca cambiare le prese di corrente, dovete ringraziare quei furboni della Vimar e della Biticino che si sono ingrassati come tacchini a spese vostre e del progresso sociale. La beffa ulteriore? Niente paura cari polli sudditi dell’italia, la Vimar e la Biticino vi mettono a disposizione gli adattatori che costano 3-4 volte il prezzo nel resto d’Europa, tanto non potete scegliere, loro non conoscono la parola libero mercato.

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