VOGLIO DIVENTARE UN PROFUGO: LETTERA AL PREFETTO DI VICENZA

Buondì signor Eugenio Soldà

Vorrei mantenere anonima la mia identità perchè mi vergogno a dire che vivo nella miseria, perchè non ho la sfacciataggine di quegli Africani che con il sorriso accattonano e chiedono soldi per le strade e che oltre a sussidi, disoccupazioni, cibo, paghette, case popolari, aiuti e compassioni di ogni genere da parte vostra, invadono la nostra terra a fare la carità arrotondando a cifre considerevoli il mensile!

Io non ho la disoccupazione, neppure la cassa integrazione, neppure la mobilità ed invidio gli zingari che prendono lo stipendio, invidio i profughi che di politico hanno ben poco ma a cui date tutto ed anche alle loro famiglie. Io sono Veneto, io non ho la fortuna di essere un profugo! Io facevo l’imprenditore come decine di migliaia di miei colleghi Veneti. Sono uno di quegli evasori maledetti che secondo i teoremi dell’italia e i suoi dipendenti siamo pieni di soldi ed abbiamo rubato creando la crisi.

Per me, per mia moglie per i miei figli non c’è nulla! Capisce nulla? La vostra italia ci ha disprezzato, ci ha sfruttato e nel momento del bisogno ci tratta peggio di chi arriva con il canotto.

Ma io Veneto, dove vado a fare i profugo? Mi può aiutare, me lo dica, me lo dica in quale stato posso andare dove mi daranno un lavoro, la casa, la paghetta, il cellulare con la scheda, il cibo ogni giorno, i vestiti di stagione, i corsi….me lo dica signor prefetto, io voglio diventare un profugo, voglio diventare zingaro, voglio diventare africano!